Come e Quando il Locatore può Mandare via l'Inquilino prima della Scadenza del Contratto
Il rapporto tra locatore – proprietario - e inquilino – conduttore - è regolato da leggi precise che stabiliscono i diritti e i doveri di entrambe le parti, che devono attenersi alle condizioni del contratto in uso. Mentre il conduttore può recedere in qualsiasi momento per una giusta causa, con un preavviso di 6 mesi, il locatore è tenuto invece a rispettare la scadenza. In alcuni casi, può sorgere la necessità per il proprietario di mandare via l'inquilino, o al termine naturale del contratto oppure prima della sua conclusione. In questo articolo, esploreremo le circostanze in cui si può chiedere di risolvere il contratto e i passi da seguire per farlo correttamente.
Disdetta alla Scadenza del Contratto
In linea generale, il locatore può decidere di disdire il contratto in anticipo seguendo queste procedure:
- Preavviso: Il locatore deve dare un preavviso scritto all'inquilino di almeno 6 mesi rispetto alla prima scadenza naturale del contratto. Quindi nei contratti a canone libero 4 + 4, il proprietario dovrà informare l’inquilino almeno 6 mesi prima dello scadere dei primi 4 anni, e nei contratti a canone concordato 3 + 2, almeno 6 mesi prima dello scadere dei primi 3 anni.
Altrimenti per la recessione si dovrà attendere la scadenza successiva (ulteriori 4 anni, oppure ulteriori 2) dove il proprietario sarà libero di non rinnovare.
- Motivazioni: Se il locatore decide di non rinnovare alla conclusione completa del contratto (quindi all’ottavo anno per il contratto 4+4 ed al quinto anno per il 3+2), non è tenuto a fornire motivazioni particolari.
Se invece ha intenzione di disdettare l’affitto in prossimità della prima scadenza contrattuale, le comprovate motivazioni devono soddisfare uno dei seguenti casi:
- Il proprietario, oppure uno dei suoi parenti in linea diretta (coniuge, figli, genitori), ha la necessità di andare a vivere nell’appartamento, oppure deve adibirlo ad attività professionale;
- Se il conduttore ha la disponibilità di un altro immobile libero e idoneo nello stesso comune;
- Quando l’inquilino non utilizza l’appartamento senza un motivo giustificato;
- Quando l’immobile stesso o l’edificio in cui si trova devono subire lavori di ristrutturazione, demolizione o ricostruzione perché danneggiati o instabili. Oppure nel caso in cui l’appartamento si trovi, per esempio, all’ultimo piano, qualora sia necessario lo sgombero di quest’ultimo ai fini dei lavori sopraindicati;
- infine, se il locatore decide di vendere la casa e non è proprietario di altri immobili destinati all’uso abitativo al di fuori di quello in cui vive lui stesso.
Come effettuare la Disdetta
Il locatore, come dicevamo, deve comunicare la disdetta almeno 6 mesi prima della prima scadenza del contratto tramite una lettera a mezzo di raccomandata con ricevuta di ritorno, Pec o fax, in cui chiarifica esaustivamente a quale delle motivazioni fa riferimento, indicando la data in cui il conduttore deve lasciare l’immobile e fornendo il tempo necessario per le opportune verifiche.
Una volta ottenuto l’immobile, il proprietario avrà 12 mesi di tempo per concretizzare i motivi per cui ha recesso il contratto. In caso contrario, l’inquilino può richiedere il ripristino dello stesso oppure un risarcimento intentando una causa in tribunale.
il proprietario vuole la casa prima della scadenza contrattuale dell’affitto?
Il proprietario non può richiedere la liberazione dell’appartamento prima delle scadenze previste, senza preavviso o senza comprovate esigenze che rispettano le motivazioni sopraelencate, in questo caso l’inquilino ha diritto a rimanere nell’immobile fino ai termini stabiliti.
Se il proprietario necessita dell'immobile prima della scadenza, l’unica opzione può essere un accordo volontario con l'inquilino, che preveda un rilascio anticipato. In parole povere, l'inquilino può accordarsi con il proprietario per lasciare l'appartamento in anticipo, ma è l'inquilino stesso a decidere modalità e tempistiche del rilascio.
Se invece, al contrario, si presenta il caso in cui un inquilino non paga l'affitto, la situazione diventa complicata e richiede una serie di passi legali per risolversi. Dalla comunicazione amichevole iniziale alla procedura di sfratto, ogni fase richiede attenzione e precisione. Mantenendo una buona documentazione e consultando un esperto legale, il locatore può proteggere i propri diritti e recuperare l'immobile.
Conclusione
Gli imprevisto possono capitare in qualsiasi circostanza, per questo è importante, sia per il locatore che per il conduttore, conoscere i propri diritti e le procedure corrette per evitare complicazioni. Seguendo i passi giusti e rispettando le leggi, è possibile gestire la situazione in modo efficace e rispettoso per entrambe le parti coinvolte. Un contratto cristallino è la miglior tutela a cui entrambe le parti possono affidarsi, ed è altrettanto fondamentale sapere a chi rivolgersi per curare al meglio questo aspetto tanto fondamentale nel percorso d’affitto di un immobile. Noi dell’agenzia Renting Milan curiamo ogni dettaglio del processo di locazione, con particolare attenzione ad ogni esigenza sia del proprietario che dell’inquilino, e forniamo sostegno continuo per tutta la durata del contratto, non solo fino al momento della firma!
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